sabato 26 settembre 2020

Cima dei Burelòni (Pale)

             Si dice che una cima attraente e apparentemente difficile, è come una bella donna. 

        Prima però di giudicarla o rinunciare a sedurla, è opportuno circuirla con pazienza, magari con fatica, per trovare il suo punto debole. Così Cima dei Bureloni.   (14/08/2019)


Val Venegia: la pala di cima dei Bureloni a sinistra. Al primo sole la Vezzana e il Cimon.


Verde la val Venegia .

Sul sentiero verso il passo Mulaz. La cima dei Bureloni dalle forme di conchiglia di madreperla: chi ancora non la conosce la guarda con qualche dubbio.


Appare la cima del Mulaz,anche lui al sole


Alle spalle il Lagorai al sole (anche lui)


A destra, lontana, con la nuvola, cima dei Bureloni. Lassù il passo della Farangole, che si scavalca per scendere in Valgrande


Al passo delle Farangole: si lascia alle spalle il Mulàz

e si scende in Valgrande

si attraversa verso il Col della Burèla

La banca delle fede: su quella cengia dove passavano anche le pecore (fede) il sentiero che scende a Gares


Sfasciumi e il ghiacciao morente delle Zirocole, salendo al passo dei Burelòni


Il passo dei Bureloni . Sul versante val Venegia scende un ripido e franoso canale. A sinistra gli appicchi della cima. A destra cima di Valgrande

La cima su questo versante si sale con poche difficoltà, salvo mettere le mani qui e là.


La cresta finale con al fianco cima della Vezzana
La cima dove tutto si placa. Con noi in cima un triestino e un Veneziano, e noi trentini. Le tre Venezie riunite. Ed è Ferragosto.
La cima secondaria ove si passa per un saluto

e la cima Principale. Anche qui un umile croce croce, nessun libro di vetta. Non lasciare traccia del tuo passaggio.
Dantesco


A meno di volare, il ritorno avviene per la stessa via di salita, salvo qualche variante per evitare di passare dal rifugio



e bisogna risalire gli 80 metri al passo delle Farangole. Ma ne vale la pena perchè questa cima ti lascia tanto


venerdì 25 settembre 2020

Stubele (Maddalene)

       L'anno scorso da Cima Binasia in successione verso est tre belle cime: la Stubele, la Siromba e cima Olmi. Ho pensato che mentre ero salito su cima Olmi nel settembre 1998, le altre due mai avevo avuto la possibilità di visitarle.

Dalla cima principale della Binasia, in primo piano la  cima secondaria  e dietro la Stubele, cima Olmi e la Siromba.

        L'occasione di salire alla Stubele è venuta in questa giornata di settembre di alte nubi stratificate e qualche finestra di sole, con visibilità ottima. Poco oltre il bivacco Masa Murada ci ha attratto la cresta sud/est, rocciosa e invitante, che di dente in dente ci ha condotto diritto fino alla Cima. Non difficile ma servono le mani  per superare qualche salto di solide rocce porfiriche.

       Sulla Cima,dove  disturba non poco l'enorme e invadente croce, inconsuete prospettive come tutte le cime importanti e isolate. Siamo scesi poi  sul versante sud verso il passo Stubele e il lago della Poinella (17/09/2020)


  Fuori dal bosco La Stubele attende (tutta a destra)


Nuvole alte e  prospettive di catene di monti

Sopra il bivacco Masa Murada




Prima di giungere al lago Poinella attraversiamo a destra, in direzione della cresta

Raggiuntala, la seguiamo tutta sul filo con qualche bel passaggio



dalla cresta visione stereo: a est la Stubele e dietro cima Olmi

Alle Spalle la prima parte della cresta percorsa e i prati di Rumo

Ancora un salto e l'illusione di gessere vicini alla Cima

 ma è ancora lunga


Su un ripido lembo di prato pensile le caprette guardano curiose

Arrivati in Cima. Difficile evitare inquadrature con la Croce

Ora posso guardare con soddisfazione la cresta percorsa


Il monte Pin e lago Poinella

verso nord

Un giovane donna con due cani è sbucata dal sentiero della normale. Ci salutiamo, parliamo. Si siede ai piedi della croce

Ecco la punta della Binasia. Scendiamo sul sentiero della normale, lungo la cresta sud in basso

La cima alle spalle

Un breve riposo sulle sponde del lago Poinella

Un ultimo sguardo alla cima e alla cresta percorsa




domenica 20 settembre 2020

Cima Binasia - Maddalene

           Le Maddalene nel dimenticatoio da 25 anni, sono riemerse dalle nebbie, quelle  che avevano accompagnato allora la salita a questa bella cima. Poi sarà la nostalgia, o l'avanzare degli anni che la riaccende, e oggi ritorniamo per la stessa via alla Binasia. Non la più alta, ma sicuramente la più attraente, e pare che il tempo non sia per nulla trascorso.

       Saliamo da malga Bordolona al passo di val Clapa e poi per la lunga e articolata cresta fino alla cima bicuspide. (30/08/2019)

       

Saliti da malga Bordolona, ormai in vista del passo val Clapa. A destra l'inizio della lunga cresta.

Dal passo val Clapa si monta sulla prima elevazione della lunga cresta. Da qui non si scorge la cima ancora lontana.

Alla spalle la valle di Bresimo e la Bordolona


E ora si scorge la cima molto lontana

Lungo la cresta di elevazione in elevazione







La cresta si fa via via più rocciosa e alpinistica


La Binasia e le sue due cime separate da una inselltura



Sulla cima principale dopo una bella cavalcata


Verso il monte Pin

Sternai e Gioveretto


La sella fra le due Cime

Dalla cima  orientale di fronte alla Stubele e a destra la Olmi

Ultimo sguardi e poi il lungo ritorno verso la malga Bordolona