Si dice che una cima attraente e apparentemente difficile, è come una bella donna.
Prima però di giudicarla o rinunciare a sedurla, è opportuno circuirla con pazienza, magari con fatica, per trovare il suo punto debole. Così Cima dei Bureloni. (14/08/2019)
Val Venegia: la pala di cima dei Bureloni a sinistra. Al primo sole la Vezzana e il Cimon.
Verde la val Venegia .
Sul sentiero verso il passo Mulaz. La cima dei Bureloni dalle forme di conchiglia di madreperla: chi ancora non la conosce la guarda con qualche dubbio.
Appare la cima del Mulaz,anche lui al sole
Alle spalle il Lagorai al sole (anche lui)
A destra, lontana, con la nuvola, cima dei Bureloni. Lassù il passo della Farangole, che si scavalca per scendere in Valgrande
Al passo delle Farangole: si lascia alle spalle il Mulàz
si attraversa verso il Col della Burèla
La banca delle fede: su quella cengia dove passavano anche le pecore (fede) il sentiero che scende a Gares
Sfasciumi e il ghiacciao morente delle Zirocole, salendo al passo dei Burelòni
Il passo dei Bureloni . Sul versante val Venegia scende un ripido e franoso canale. A sinistra gli appicchi della cima. A destra cima di Valgrande
La cima su questo versante si sale con poche difficoltà, salvo mettere le mani qui e là.
La cresta finale con al fianco cima della Vezzana
La cima dove tutto si placa. Con noi in cima un triestino e un Veneziano, e noi trentini. Le tre Venezie riunite. Ed è Ferragosto. La cima secondaria ove si passa per un saluto
e la cima Principale.
Anche qui un umile croce croce, nessun libro di vetta. Non lasciare traccia del tuo passaggio.Dantesco
A meno di volare, il ritorno avviene per la stessa via di salita, salvo qualche variante per evitare di passare dal rifugio
e bisogna risalire gli 80 metri al passo delle Farangole. Ma ne vale la pena perchè questa cima ti lascia tanto
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