“…Ma dopo un po’ la ragazza uscì, col passo
di chi si avvia per un lungo viaggio, e nulla in lei tradiva l’amore – la portentosa
indecifrabilità delle donne- e passò energica, quasi rampognante, tra i puzzled
partigiani. “
Attraversando
Le langhe in bicicletta, sono passato nei luoghi più significativi delle azioni
del "Partigiano Johnny". Dorsali panoramiche, tra i vigneti
pregiati del Barbaresco e del Barbera, più in alto tra i noccioli, fino ai
boschi di Roccaverano ventosa, che domina ondate di colline a perdita
d’occhio.
Guardavo
il paesaggio che rinverdiva al sole dell’aprile e pensavo: Devo rileggere quel
libro! Magari con la mente della
maturità e gli occhi del disincanto delle lotte perse.
Mi
sbagliavo. Non avevo mai letto Beppe Fenoglio in gioventù.
Ma il momento anche se tardivo era giunto. Complice il girovagare tra le colline delle Langhe o le bevute di Dolcetto e Barbera a innaffiare le cene di Plin e Tajarin dopo le fatiche della giornata. Gli occhi persi dietro le movenze della bella albergatrice che sembrava incarnare l'avvenenza della contessa di Castiglione.
Mi sono così lasciato travolgere dalla scrittura fervida e potente di Beppe Fenoglio, mescolata a quelle parole e frasi in lingua inglese della quale Lui era fervido cultore. Originale nel tratto inconfondibile del grande scrittore. Ho rivisto la sua vita breve e intensa, Lui morto a quarant’anni, non per una pallottola, ma per l’eccessivo fumare.
Mi sono così lasciato travolgere dalla scrittura fervida e potente di Beppe Fenoglio, mescolata a quelle parole e frasi in lingua inglese della quale Lui era fervido cultore. Originale nel tratto inconfondibile del grande scrittore. Ho rivisto la sua vita breve e intensa, Lui morto a quarant’anni, non per una pallottola, ma per l’eccessivo fumare.
Non v’è territorio che, quando
si attraversa lentamente, non sappia raccontarti le sue storie aspre e forti
anche se diluite dal passare del tempo; che non cerchi di giustificare i
suoi dolorosi e ineluttabili trascorsi.
E le bandiere
tricolori che il 25 aprile garrivano su ogni casolare sperso nelle Langhe erano
per me la testimonianza che forse non tutto è perduto.
Calosso |
Roccaverano |
mi hai fatto venire voglia di rivedere quei posti e di rileggere Fenoglio. ciao
RispondiEliminaSe ti capita di ripassare da quelle parti non è mai un'occasione persa. Ciao Enzo.
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