La conca
dei prati di Fogolìn sembra illuminata dal sole morente di un sistema solare
alieno. Un sole talmente vecchio e stanco da non riuscire più a dare il calore
della vita. Tale pare la luna piena di dicembre, che si leva nei cieli dell’est, così
brillante da ferire gli occhi. La più luminosa del secolo, secondo i calcoli
degli astronomi.
La fila
sinuosa dei salici lungo il canale d’acqua si staglia netta con la corteccia inargentata. Se i cervi fossero
al pascolo, si potrebbero numerare le ramificazioni dei loro palchi e distinguere
il movimento delle ombre sul terreno gelato. Ma chissà in quale rifugio si sono
nascosti i selvatici spinti dalla paura di questo prodigio di fine millennio. La
Luna cammina tutta sola nella notte e copre con la sua luce tutte le stelle. Il
suo mantello, sfiora leggero i boschi e luccica sulla brina dei prati.
Qualche imbonitore televisivo ha consigliato
di mostrare le terga alla faccia di questa luna grandiosa, l’ultima del
millennio che se ne va, per fare scorta di fortuna e buoni auspici per il
secolo che verrà. Quel sapiente dispensatore di consigli, non ha precisato se
questa cerimonia va eseguita, imitando il gesto di Marlon Brando nel film “Ultimo
Tango a Parigi” e facendo vibrare le natiche con un irriverente motteggio o se
sia meglio porsi in ginocchio come in tacita
offerta, con un gesto di intimo abbandono.
Non ho
resistito alla tentazione. Una piccola scossa, quasi impercettibile mi ha fatto
rabbrividire. Sarà stato il freddo che esalava la notte o la fortuna che spioveva dallo
spazio...
la fortuna non lo sò ma non è che ti vibravan le natiche?
RispondiEliminaL'avevo sentito ad una trasmissione TV. Mostrare le chiappe alla luna mi pareva una cosa divertente.
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