martedì 8 ottobre 2013

Fogolìn e la luna di fine secolo.



La conca dei prati di Fogolìn sembra illuminata dal sole morente di un sistema solare alieno. Un sole talmente vecchio e stanco da non riuscire più a dare il calore della vita. Tale pare  la luna piena di dicembre, che si leva nei cieli dell’est, così brillante da ferire gli occhi. La più luminosa del secolo, secondo i calcoli degli astronomi.

La fila sinuosa dei salici lungo il canale d’acqua si staglia netta con  la corteccia inargentata. Se i cervi fossero al pascolo, si potrebbero numerare le ramificazioni dei loro palchi e distinguere il movimento delle ombre sul terreno gelato. Ma chissà in quale rifugio si sono nascosti i selvatici spinti dalla paura di questo prodigio di fine millennio. La Luna cammina tutta sola nella notte e copre con la sua luce tutte le stelle. Il suo mantello, sfiora leggero  i boschi  e luccica sulla brina dei prati.

 Qualche imbonitore televisivo ha consigliato di mostrare le terga alla faccia di questa luna grandiosa, l’ultima del millennio che se ne va, per fare scorta di fortuna e buoni auspici per il secolo che verrà. Quel sapiente dispensatore di consigli, non ha precisato se questa cerimonia va eseguita, imitando il gesto di Marlon Brando nel film “Ultimo Tango a Parigi” e facendo vibrare le natiche con un irriverente motteggio o se sia meglio porsi in ginocchio come in tacita  offerta, con un gesto di intimo abbandono.

Non ho resistito alla tentazione. Una piccola scossa, quasi impercettibile mi ha fatto rabbrividire. Sarà stato il freddo che esalava la  notte o la fortuna che spioveva dallo spazio...



2 commenti:

  1. la fortuna non lo sò ma non è che ti vibravan le natiche?

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    1. L'avevo sentito ad una trasmissione TV. Mostrare le chiappe alla luna mi pareva una cosa divertente.

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